Premio SGRI per il miglior paper assegnato a due ricercatori F4F
Due ricercatori F4F hanno recentemente vinto un premio per il miglior paper presentato al Convegno annuale dello SGRI (lo Standing Group di Relazioni Internazionali) della SISP, la Società Italiana di Scienza Politica.
Il premio SGRI per il miglior paper è stato istituito l’anno scorso per riconoscere l'eccellenza nella ricerca e premiare il contributo più significativo alla Conferenza annuale del SGRI.
Durante l’ultimo Convegno SISP di Trieste, Simone Papale (Assegnista di ricerca in Relazioni Internazionali) e Emanuele Castelli (Professore associato di Scienza Politica) hanno ritirato il premio per un contributo presentato allo SGRI 2024 (Parma, 20-21 giugno 2024) dal titolo The Use of Food by Terrorist Groups: Evidence from sub-Saharan Africa.
Qui la notizia sul sito dello SGRI.
Secondo il Comitato che ha assegnato il premio, il contributo di Papale e Castelli è risultato il migliore (ex aequo) tra oltre 60 paper presentati durante il Convegno dei politologi internazionalisti italiani. Le motivazioni per l’attribuzione sono le seguenti:
Il paper analizza il rapporto tra cibo e insurrezioni terroristiche nelle regioni occidentali e orientali dell'Africa, cercando di capire se e come i gruppi terroristici impieghino le risorse alimentari e sfruttino le condizioni di insicurezza alimentare. Il contributo fornisce un originale punto di vista sulle strategie di mobilitazione utilizzate dagli insorti per sfidare i governi in alcuni Stati africani. In particolare, il paper mostra come l'arma del cibo e la mobilitazione delle risorse siano utilizzate da due delle più importanti organizzazioni islamiste radicali operanti in Africa, rispettivamente Boko Haram e Al-Shabaab. Attraverso un’analisi comparativa di come il cibo possa essere utilizzato sia come un'arma, sia come una risorsa da questi due gruppi terroristici durante le insurrezioni, il lavoro mostra che Boko Haram e Al-Shabaab hanno manipolato l’accesso al cibo per raggiungere obiettivi tattici e strategici nella lotta contro le forze statali; in entrambi i casi il deterioramento della sicurezza alimentare ha avuto notevoli ripercussioni nell'ultimo decennio, diminuendo le risorse disponibili per sostenere la mobilitazione della popolazione.
Il lavoro fornisce un significativo contributo empirico e teorico alla letteratura, per almeno quattro ragioni:
(i) contribuisce alla letteratura sulla sicurezza alimentare, conflitti e terrorismo;
(ii) identifica le condizioni per attuare misure di contro-terrorismo più complete, considerando il cibo come componente chiave di questi interventi;
(iii) getta luce sull'uso del cibo da parte delle organizzazioni terroristiche e sull'influenza che questo ha sulla sicurezza alimentare.
iv) contribuisce al dibattito nelle relazioni internazionali su come la cooperazione allo sviluppo possa aumentare gli sforzi per riconoscere e identificare le potenziali vulnerabilità dei Paesi del Sud globale.
Basandosi su un quadro concettuale originale e su risultati di una ricerca rigorosa, il documento punta anche a promuovere l'advocacy internazionale e le migliori pratiche di politica globale sulla sicurezza alimentare.
La commissione esaminatrice ritiene che l'articolo meriti un riconoscimento speciale per il suo contributo a un vivace dibattito teorico, attraverso un'analisi empirica rigorosa e originale.